Consigli di Lettura: Artisti contro le Mafie

musicacontro“Le parole fanno più male delle pistole”

Queste le parole di Giovanni Tizian, il giornalista del gruppo Espresso sotto scorta dal dicembre 2011 perché ha scritto dei legami con le ‘ndrine del re emiliano dei videopoker Nicola Femia, arrestato in questi giorni.
Le parole, i racconti dei meccanismi della mafia ancora una volta terrorizzano i poteri criminali.

Forse è questa la strada giusta per sconfiggere la mafia?

In ciò crede fermamente l’editore Rubbettino, impegnato da sempre su questo fronte, tanto da avere lanciato qualche mese fa la campagna “non bacio le mani” che vedeva la lettura come strumento di conoscenza utile a contrastare i fenomeni mafiosi.

Ma la lotta contro la mafia si vince soprattutto educando le nuove generazioni che saranno gli adulti di domani.

Per parlare ai giovani, tuttavia, è necessario usare i loro linguaggi e per questo insieme a partner come Mei, Mkrecords e Libera ha lanciato in questi giorni in libreria il progetto Musica contro le mafie, un libro con cd in allegato contenente un contributo letterario di 60 artisti tra cui Roy Paci, Euguenio Finardi, Marlene Kuntz e moltissimi altri.

La lotta alle mafie è oggi una nuova forma di resistenza – tutti devono esser partecipi per tentare di arginarle.

La resistenza si fa “insieme” e con questo libro i curatori Gennaro De Rosa e Marco Ambrosi con Rubbettino insieme al Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti e la collaborazione di Libera, hanno voluto unire il mondo della musica senza distinzione di generi, provenienza o importanza per urlare il loro dissenso, facendo rumore, perché “La Mafia uccide ed il silenzio pure”.

Gli Artisti coinvolti hanno fornito un contributo letterario, non utilizzando la loro “solita” arte ma altre forme di espressione e comunicazione: dalla scrittura alla poesia, dagli aforismi agli slogan.
Una piccola rivoluzione guidata dalla forza dirompente della musica, delle sue parole e dei suoi protagonisti, con l’intento di sensibilizzare e di rendere attuale qualcosa di grave alla quale siamo ormai avvezzi e che permea il sistema Italia.

Una raccolta eterogenea di pensieri, idee, proposte ed impegno sul campo; la Musica Italiana contro le mafie alle quali non ci si deve abituare a rassegnarsi. Un condensato di rabbia, constatazioni, poesia e sentimenti, con tante menti unite verso un unico obiettivo, quello di sensibilizzare attraverso la Cultura, l’arte, l’istruzione, la musica, il senso civico e l’amore per le regole, sottolineando senza retorica o indulgenza il ruolo essenziale della Cultura per prevenire, controllare e cancellare l’opprimente giogo che pesa sulla società.

«Tutti noi, senza esclusione, siamo dei potenziali mafiosi con coppola, con colletto bianco, con lupara, con scorie radioattive o in tutte le altre possibili manifestazioni ed espressioni che questo “morbo” può avere – riflette Gennaro de Rosa, curatore del progetto -. Gli artisti che hanno aderito a questo progetto lo hanno fatto perché consapevoli del fatto che questo volume di Musica contro le mafie potesse essere una cassetta di primo soccorso, una sorta di blando “integratore”, un “integratore culturale”»

Il Libro, (con cd allegato contenente i brani di alcuni degli artisti coinvolti nel progetto), insieme ai contributi degli artisti e alle prefazioni dei due curatori contiene gli interventi di Carlo Lucarelli, dell’antropologo Vito Teti e di Don Luigi Ciotti di LIBERA (Associazioni, Nomi e numeri contro le mafie) alla quale saranno destinati i proventi del volume.

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